Il ministero degli Esteri di Taiwan condanna le dichiarazioni del Vietnam a sostegno della Cina.
E’ ancora alta la tensione tra Cina e Taiwan: quest’ultimo, esprime tutti i suoi timori e condanna le recenti dichiarazioni del Vietnam che hanno apertamente sostenuto le rivendicazioni territoriali della Cina sul Paese asiatico. Queste dichiarazioni sono emerse durante la visita del presidente cinese Xi Jinping ad Hanoi.
La visita di Xi in Vietnam
Durante la visita di due giorni di Xi Jinping in Vietnam, iniziata il 12 dicembre, il leader cinese e il segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista vietnamita, Nguyen Phu Trong, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si afferma che Taiwan è una “parte inalienabile” della Cina.
Durante il bilaterale, sono stati stipulati 36 accordi di cooperazione. Questi accordi mirano a incentivare un maggior accesso al mercato cinese, a ottenere finanziamenti per la realizzazione di un collegamento ferroviario transfrontaliero e a istituire una linea di comunicazione diretta per gestire gli incidenti ittici nel Mar Cinese Meridionale
Taiwan: una nazione sovrana e indipendente
Questa affermazione ha suscitato la condanna del ministro degli Esteri taiwanese, Joseph Wu, che ha definito tali dichiarazioni come “fuorvianti” e un tentativo di “declassare la sovranità” della nazione asiatica.
Il ministero degli Esteri ha ribadito che che l’isola è una “nazione sovrana e indipendente”. Taipei – capitale di Taiwan – invita dunque Hanoi, definita un importante partner di cooperazione, “a non sottomettersi ai calunniosi racconti della Cina e a non ferire i sentimenti del popolo taiwanese”.